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Tracce energetiche

di Paolo Raccagni
Sfogliando gli appunti raccolti durante uno stage di QI GONG con Georges Charles, mi sono soffermato su alcune considerazioni riguardo i meridiani e i punti di agopuntura che il Maestro ha fatto e che ritengo utile riproporre a chi c’era e a chi non c’era. Un punto di vista originale e che riporta la Medicina Cinese alle sue radici “tradizionali” di osservazione degli eventi in natura.

In natura, una traccia evidenzia il passaggio di un animale da un punto a un altro, di solito da una tana all’altra. Con l'ideogramma 穴 XUE la Medicina Tradizionale Cinese identifica i punti d’agopuntura, ma oltre quesa traduzione di punto in generale o punto vitale, lo stesso ideogramma è usato anche per grotta, cavità, tana, quindi possiamo dire che i punti (XUE) non sono altro che le tane del Soffio Vitale, l'energia, il QI 氣, e i meridiani dell’agopuntura ne sono le tracce. Più l’animale percorre questi sentieri più la traccia è visibile. Più il Soffio Vitale circola, più l’impronta energetica è visibile e presente. Meno l’energia circola, meno la traccia è visibile e finisce per ricoprirsi. I punti invece di essere liberi, permettendo all’energia di entrare e uscire, s’interrano e il QI si disperde. L’energia che non circola bene si offusca e si turba…

Questa nozione di traccia e di tana permette di concepire l’energia, i meridiani e i punti d’agopuntura non come una convenzione ma come una realtà naturale. È sufficiente far circolare il Soffio da un punto all’altro per verificarlo e per farlo basta agire secondo semplici regole. Agire è facile...

Il movimento deve essere semplice. Se l’energia non circola utilizzando un movimento semplice, non c’è alcuna ragione che circoli utilizzando un movimento complesso. I movimenti semplici sono salire/scendere, aprire/chiudere, andare/venire, arrotolare/srotolare. Tutto il resto è poesia. Allora se non abbiamo il tempo di trasformarci in poeti, meglio utilizzare movimenti semplici ed efficaci al fine di far circolare l’energia, all’inizio nei “sentieri”, in seguito negli organi e nei centri energetici.

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